mercoledì 31 ottobre 2007

non c'è un titolo


Dell’amore se ne parla spesso, ovunque, nelle canzoni, nelle poesie, nei romanzi o con gli amici. Eppure non c’è mai nessuno che ne abbia dato una spiegazione che vada al di là delle frasi fatte, delle frasi ascoltate, quelle prefabbricate, perché, per la maggior parte, il concetto sull’amore non è elaborato da sé stessi, bensì è preso in prestito direttamente dagli altri.

Dieci persone diverse daranno altrettante versioni diverse, inoltre, al cambiare dell’età, cambia anche ciò che crediamo sia l’amore, tanto che mi viene da chiedermi: ma l’amore esiste? Oppure è solo un’illusione, una panacea.

Probabilmente l’amore che si prova quando ci s’innamora, quello che scoppia improvviso e che ci dà le palpitazioni, è cosa ben diversa dall’amore nella sua essenza più profonda.
La verità, per quanti discorsi possiamo fare, è che amare qualcuno, nella maggior parte dei casi, coincide con il concetto di possedere qualcuno, di averne, in qualche modo, l’esclusiva. È per questo che si chiedono e si cercano continue conferme, le cosiddette prove d’amore.

Più si ama e più si è gelosi, finendo per temere che l’altro possa avere pensieri e desideri in cui noi non veniamo per niente presi in considerazione. Può succedere, invece, che quando la gelosia finisce, porti con sé anche tutto l’amore che provavamo o che credevamo di provare.

Forse la vera prova d’amore è quando smettiamo di essere gelosi, smettendo di cercare il possesso e l’esclusiva, e continuiamo ad amare. Solo in questo caso, credo, si può parlare d’amore; il resto è artificio.

- Massimo Petrucci -

2 commenti:

Massimo Petrucci ha detto...

Grazie per aver scelto di pubblicare questo mio testo.
Massimo P.

ha detto...

Ma di niente!! Grazie a te!!

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Un po' di Persepolis per tutti!